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FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020
PROGETTO FORM@2 - PROG-3162 - CUP: J59D19000380007 • Obiettivo specifico: 2.Integrazione / Migrazione Legale • Obiettivo Nazionale: 1.Migrazione Legale - formazione professionale e civico linguistica pre-partenza 2019

Dal testo dell’Avviso 2/2016

<<Nel corso degli ultimi anni il quadro migratorio in Italia è stato influenzato da numerosi fattori; in particolare, la crisi economica ha contribuito a ridefinire il ruolo della forza lavoro straniera, mutandone le forme della presenza all’interno dei sistemi occupazionali.

I dati del 2015, ad ogni modo, fanno registrare una inversione di tendenza dei trend: il tasso di disoccupazione dei cittadini immigrati si è ridotto sensibilmente, passando dal 17,4% del 2014 al 16,7% del 2015 di più di 5 punti superiore rispetto a quello italiano, che si è ridotto dal 12,0% del 2014 all’ 11,4% del 2015. Si registra inoltre un aumento dell’inattività (più di 1,2 milioni nel 2015), legato da una parte alla costante crescita del fenomeno nella componente femminile e dall’altra all’incidenza degli ingressi per ricongiungimento familiare che rappresentano la maggioranza relativa dei nuovi permessi di soggiorno rilasciati.

Infatti negli anni più recenti sono cambiati i motivi che portano i flussi migratori verso il nostro Paese. Nel 2015 le migrazioni in ingresso per lavoro toccano la quota minima del 9,1% (21.728) dal 23% del 2014, mentre i flussi di ingresso per ricongiungimento familiare arrivano al 44,8%, seguiti dai motivi di asilo e protezione umanitaria al 28,2%. La rilevanza degli ingressi per motivi di ricongiungimento familiare è collegabile principalmente alla progressiva stabilizzazione dei progetti migratori delle persone di origine straniera arrivate in Italia nel corso degli anni’90 e 2000. Infatti la presenza non comunitaria risulta sempre più stabile nel territorio italiano. Continuano a crescere i soggiornanti di lungo periodo, che passano da 2.248.747 (56,3% sul totale) nel 2015 a 2.338.435 nel 2016 e rappresentano il 59,5% dei cittadini comunitari regolarmente presenti.

L’art. 28 del D.Lgs. n. 286/98 (T.U. sull’Immigrazione) riconosce infatti il diritto a mantenere o a riacquistare l’unità familiare agli stranieri titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno con durata non inferiore ad un anno rilasciato per lavoro subordinato o autonomo, ovvero per asilo, per studio, per motivi religiosi o familiari, per attesa di cittadinanza.

Si registrano notevoli differenze in merito all’incidenza degli ingressi per motivi familiari all’interno delle varie comunità straniere. Su un totale di 107.096 permessi per ricongiungimenti familiari rilasciati nel corso del 2015, i paesi che più hanno fatto ricorso all’istituto sono: Marocco (13,4%), Albania (10%), Cina (7,4%), India (6,6%), Ucraina (4,7%),Sri Lanka e Pakistan (4,1%), Egitto (3,8%), Bangladesh (3,5%), Senegal (3,2%) Filippine (3 %), Tunisia (2,5%), Moldova (2,4%), Serbia/Kosovo/Montenegro (2,4%).

Il costante aumento degli ingressi per ricongiungimento familiare richiede una particolare attenzione negli interventi pre-partenza ai cittadini di paesi terzi che sono in procinto di fare ingresso nel territorio italiano. I nuovi migranti presentano caratteristiche assai differenziate non solo per gli aspetti di tipo culturale e linguistico ma anche per le specificità collegate all’età, al genere (per il 60% si tratta di donne) e alle aspettative professionali.

Si rende necessario quindi, per il gruppo target individuato, fornire un’adeguata preparazione, in vista del loro ingresso in Italia, che tenga conto delle diverse caratteristiche (età, sesso, nazionalità, ecc.). Per tale motivo ed in considerazione del fatto che i ricongiungimenti familiari interessano destinatari tra loro molto eterogenei, vi è la necessità di progettare azioni mirate, calibrate sulle specificità dei diversi gruppi beneficiari.

Per queste finalità appare opportuno potenziare le iniziative promosse nei Paesi di origine in favore dei candidati prossimi al ricongiungimento familiare in Italia, finalizzate a rafforzare gli interventi di orientamento, informazione, formazione linguistica e civica con l’obiettivo di accelerare i percorsi di inserimento e di integrazione nel nostro Paese tenendo conto delle condizioni e delle aspettative specifiche delle persone coinvolte.

Tali interventi si propongono inoltre di generare una complementarietà tra i servizi erogati nei Paesi di origine e quelli già attivati nel territorio italiano ed in particolare quelli collegati alla attuazione dell’Accordo di Integrazione a seguito dell’ingresso in Italia, all’inserimento dei minori nel sistema scolastico e all’inserimento al lavoro per le persone in cerca di una occupazione.

Nell’ambito della programmazione nazionale del FAMI, la Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata formalmente individuata quale Autorità delegata allo svolgimento delle funzioni di gestione ed attuazione di interventi relativi all’obiettivo specifico 2 “Integrazione dei cittadini di paesi terzi e migrazione legale” di cui al Capo III del Regolamento (UE) n. 516/2014. In data 28/05/2015 è stata sottoscritta la Convenzione che regola i rapporti tra il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – Ministero dell’Interno, Autorità Responsabile del Fondo, e l’Autorità delegata, nell’ambito delle seguenti priorità nazionali: Migrazione legale (art. 8 Regolamento (UE) n. 516/2014); Integrazione (art. 9 Regolamento (UE) n. 516/2014).

Nell’intento di fornire un sostegno ai migranti candidati all’ingresso in Italia per motivi di lavoro o di ricongiungimento familiare, il Programma Nazionale FAMI prevede, tra i suoi obiettivi, la realizzazione di iniziative mirate pre-partenza, declinate sulle istanze puntualmente rilevate nei differenti gruppi di destinatari, nonché la produzione di materiale informativo ed orientativo, finalizzato a rispondere alle specifiche esigenze conoscitive identificate”.>>

Estratto da Avviso 2/2016 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali / Ministero dell’Interno

Assegnazione incarico revisore contabile

Assegnazione incarico esperto legale

La Commissione di Valutazione delle candidature per l’assegnazione dell’incarico di Esperto Legale di cui al Progetto Fami3162 Form@2
comunica l’affidamento dell’incarico.

Comunicazione

Comunicazione della Commissione di Valutazione delle candidature per l’assegnazione dell’incarico di Revisore Contabile Indipendente di cui al Progetto Fami 3162 Form@2 (Cup J59D19000380007)

Esito affidamenti incarichi.

30/03/2021 AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO MEDIANTE PROCEDURA SELETTIVA COMPARATIVA DI INCARICO DI UN CONSULENTE DI PROGETTO PER ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE (scadenza 13/04/2021 ore 12.00)

27/11/2020 – Avviso di Selezione per il conferimento mediante procedura selettiva comparativa di un incarico per Esperto legale per il progetto FAMI “FORM@2”-Prog.3162 finanziato a valere sull’OS2-ON1 del Programma Nazionale del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020.

24/11/2020 – Progetto FORM@2 (PROG.3162) – Avviso di Selezione per l’affidamento del servizio di Revisore Contabile Indipendente per la verifica amministrativo-contabile delle spese del progetto FAMI – Prog. 3162 – “FORM@2” finanziato a valere sull’OS2-ON1 del Programma Nazionale del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020.





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