
Jamila è nata cinquantuno anni fa nella celebre città marocchina di Casablanca e, prima di ogni altra cosa, è madre di Ikram, ragazza che vive a Conegliano (Treviso) ed ha affidato le sue speranze di ricongiungimento famigliare al Progetto Form@.
“Casablanca è ormai conosciuta a livello mondiale, conta più di tre milioni di abitanti e da oltre cinque anni sta vivendo un forte momento di sviluppo, anche per quanto riguarda le infrastrutture, tra cui spicca la costruzione della tramvia”, racconta Jamila. Questo fa in modo che la città venga considerata locomotiva economica del paese e che molti vi si trasferiscano in cerca di lavoro. Inoltre, inglobate nella provincia casablanchese, stanno sorgendo tante piccole nuove cittadine. Tutto ciò sta creando buone possibilità occupazionali, che erano solo un miraggio quando Jamila era giovane.
La donna descrive una vita fatta di rinunce e sacrifici. “Non ho potuto studiare e mi sono ritrovata ben presto sola” – ci confessa Jamila – “imprigionata tra le quattro mura domestiche, malgiudicata, con un divorzio alle spalle e una bambina da mantenere”. Sua figlia Ikram è diventata grande e, ormai giovane donna, ha deciso di sposarsi e di trasferirsi in Italia. Da quel momento in poi, Jamila ha iniziato a soffrire profondamente per la lontananza della figlia, pur vivendo in compagnia dell’anziana madre e potendo contare sul supporto dei suoi fratelli.
“Il mio desiderio più grande è raggiungere Ikram e i miei nipotini in Italia” – ci rivela la donna – “perciò avere scoperto il progetto Form@ è stato sinonimo di rinascita”. Un ricongiungimento famigliare che per Jamila varrebbe più di tutto l’oro del mondo.