
Questa e’ la storia di Rana, ragazza ventenne originaria del Governatorato di Daqahliyya, a nord-est del Cairo. La giovane oggi vive in Italia, a Novara, e racconta la lontananza da suo marito Omar, che è rimasto in Egitto.
“Sono arrivata in Italia nel 2007 con i miei genitori, quando ero ancora una ragazzina. Ho iniziato a frequentare qui le scuole medie e, al netto di qualche piccola difficoltà, sono riuscita ad integrarmi presto e bene. Le mie amicizie d’adolescenza sono tutte italiane, anche se del mio paese d’origine mi mancano le persone che hanno riempito la mia infanzia. La nostalgia più forte però è quella che sento di mio marito”, confessa Rana.
La giovane fa la casalinga e le passioni che coltiva da sempre sono il disegno e la lettura. Rana ha un sogno: “Confido che mio marito, una volta giunto qui in Italia, possa adattarsi senza difficoltà alla cultura italiana che credo, per certi versi, sia affine a quella egiziana”. Per realizzare questa speranza, Rana ha deciso di fare richiesta di ricongiungimento famigliare mediante il Progetto Form@, affinché Omar potesse ricevere un’assistenza e una formazione che ne facilitasse l’arrivo e l’inserimento in Italia.
Dall’altra parte del Mediterraneo, Omar condivide le medesime aspettative. “Attualmente vivo ancora in Egitto assieme ai miei tre fratelli e ai miei genitori. Loro due svolgono rispettivamente la professione di insegnante di matematica e impiegato statale. Io gestisco un negozio di telefonia, ma spero di trovare un lavoro che mi soddisfi anche una volta giunto a Novara, dove potrei finalmente stare accanto a mia moglie”, racconta il ventunenne.
Omar confessa di aver provato qualche timore all’idea di lasciare il suo paese d’origine e i suoi cari, paure che sta superando grazie agli operatori del Patronato ITAL impiegati nell’ambito del Progetto FORM@. Infatti, se Rana usufruisce del supporto in Italia, suo marito sta ricevendo corrispettivo sostegno in territorio egiziano: “Credo che la formazione pre-partenza, sia linguistica che civico-culturale, fornitami faciliterà enormemente il mio percorso d’integrazione. Ho sempre pensato che il vostro fosse un paese libero, che accoglie e rispetta le diversità, anche se queste arrivano da un luogo straniero e lontano”.
Un luogo come l’Egitto, da cui ci divide il mare. Quel Mediterraneo crocevia di storie, rotte e culture, che unisce i popoli nonostante la distanza, quel Mediterraneo che ha tenuto uniti Rana e Omar e che ora cancellerà la loro lontananza.