Il valore della rete nei progetti di formazione pre-partenza per i ricongiungimenti familiari

Il giorno 15 dicembre si è svolto l’evento finale del Progetto Form@2 presso l’Hotel Eurostars Roma. Il Progetto Form@2 ha iniziato ad ottobre 2020 le attività che si sono svolte in Albania, Senegal, Marocco, Tunisia ed Egitto, ha avuto come obiettivo principale quello di promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale dei cittadini stranieri nella nostra società.

Si è trattato di un progetto che ha messo a disposizione dei cittadini, all’ingresso in Italia attraverso il canale del ricongiungimento familiare, strumenti e conoscenze essenziali per una buona integrazione. Nella fase di formazione pre-partenza Form@2 ha offerto ore di formazione linguistica, orientamento all’ingresso e soggiorno, orientamento sui diritti e doveri di cittadinanza (Patto d’Integrazione), sul sistema scolastico e sulla sicurezza nel lavoro, con una particolare attenzione alla tutela dei diritti delle donne e dei minori. Il progetto ha fornito anche una App di autoapprendimento della lingua italiana che contiene anche gli strumenti di integrazione e di orientamento ai servizi sul territorio nazionale.

I destinatari del progetto sono stati inoltre supportati nella fase di presentazione delle domande di visto presso le rappresentanze diplomatiche nei paesi di provenienza.
L’evento finale è iniziato con l’intervento di Giuseppe Peri Responsabile del Progetto per conto di Inca, che ricordiamo essere la capofila, ringraziando tutte le autorità presenti e i partner del Progetto quali Patronato INAS, Patronato Acli, Patronato ITAL, l’Associazione Anolf, ILS,Unirama e tutte le associazioni e le diplomazie consolari che hanno lavorato al raggiungimento dell’obbiettivo posto dal Progetto. Con soddisfazione sempre Peri ha dichiarato che sono state formate oltre 2300 persone che sommate alla prima edizione del Progetto Forma@1 ha permesso di raggiungere circa 6000 destinatari.

Il primo intervento è stato del Consigliere Roberto Mengoni, Coordinatore degli accordi e delle politiche relativi a mobilità internazionale e flussi migratori regolari del Ministero degli Esteri che ha marcato l’importanza ma soprattutto l’interesse dello stesso Ministero per quanto riguarda sia la formazione riferita al ricongiungimento familiare che la formazione professionale per motivi di lavoro in Italia. Ha ricordato che dal 2018 il ministero ha dato un convinto sostegno al Progetto confermato infatti in quello attuale è ancor più annunciando oggi la volontà di proseguire nel sostegno anche per il prossimo bando.

Il compito di moderatore della giornata è stato svolto da Francesca Grassi coordinatrice del Progetto Forma@2 per conto di INCA che con grande soddisfazione ha messo in risalto i numeri delle formazione dichiarando che in questo preciso momento siamo già oltre le 2400 formazioni in quanto andranno avanti fino al 31 dicembre.

E’ intervenuto anche Beppe De Sario ricercatore della Fondazione di Vittorio che ha ripercorso le fasi di progettazione e gli obiettivi del Progetto illustrando il lavoro del CTS sugli strumenti d’integrazione inseriti nell’app linguistica.

Maria Ilena Rocha Presidente Anolf Nazionale ha sottolineato il valore e il successo del saper lavorare di squadra e l’importanza delle strutture estere che hanno raggiunto risultati sorprendenti con un processo formativo che continua al di là del finanziamento. “Quello che ci unisce è la volontà di rappresentare un mondo di legalità. Speriamo in un futuro migliore aperto alle culture con un’apertura alle diversità”.

Si sono alternati gli interventi anche delle esperienze sul campo con il contributo del Patronato Acli per il Marocco, Anolf per il Senegal, Patronato Ital per Egitto, Patronato Inas per l’Albania, il Patronato Inca per la Tunisia.
A seguire è intervenuto il Presidente Patronato Acli Paolo Ricotti che ha dichiarato la necessità di cambiare il modo in cui si guarda all’immigrazione in quanto si parla di storie di vita che contribuiscono alla crescita del nostro paese.

Silvana Roseto Presidente ITAL ha evidenziato quanto sia stato emozionante il racconto in prima persona e l’apprezzamento dei destinatari auspicando la continuità del progetto per dare sempre più concretezza ai valori della solidarietà.

In rappresentanza del Patronato Inas è intervenuta Liliana Ocmin mettendo in risalto i vari aspetti della bellissima esperienza, molto sentita ed importante per un processo di immigrazione regolare con il rispetto dei diritti e dei doveri e le responsabiltà che avranno i futuri residenti. L’immigrazione è una grande risorsa per il paese che accoglie e soprattutto volge l’auspicio ad un diritto alla formazione continua.

È intervenuto Michele Pagliaro Presidente dell’INCA Nazionale dicendo :“passata la pandemia mi sono recato in Senegal, Tunisia e Marocco ed è stata un’esperienza straordinaria poter osservare l’espletamento del Progetto, mi sono perso nei grandi occhi dei bambini senegalesi che guardavano con attenzione le nostre lezioni, i bambini si sa sono portati più degli adulti ai cambiamenti, alla curiosità e a guardare il mondo occidentale con fascino e poi mi sono imbattuto nell’ansia e nella preoccupazione delle donne marocchine e tunisine, delle giovani madri che affrontano in concreto questi percorsi con una sorta di ansia anche perché nel paese occidentale alle donne si da’ un ruolo molto più autonomo, quindi c’è una grande responsabilità, ho percepito anche una sorte di disagio di queste famiglie che spesso non si conoscono perché passano anni prima di fare il ricongiungimento, per esempio ci sono figli che non hanno un rapporto con i loro padri ma ci sono anche mogli che non hanno un rapporto consolidato con il proprio marito, questi elementi di preoccupazione ci sono tutti e sono importanti. Io ringrazio i nostri collaboratori sindacalisti e sindacaliste della tutela individuale che si sono trasformati in mediatori culturali svolgendo un ruolo ben oltre le funzioni istituzionali che siamo chiamati a svolgere. Spesso si pensa al Patronato alle pratiche senza soffermarsi al ruolo importante delle persone. L’accoglienza è l’elemento essenziale e questo progetto ha prodotto integrazione e riesce a costruire cittadinanza.”
La chiusura dei lavori è stata affidata alla Dott.ssa Elisa Filippetti della DG immigrazione del Ministero del Lavoro e politiche sociali che ha evidenziato il successo del partenariato e della rete capillare di prossimità con formazione a domicilio, dimostrando una continuità nel tempo delle attività di questo progetto. Ha dichiarato prospettive future da parte della direzione per una indubbia, importante capitalizzazione di quanto fatto fin’ora verificando quali sono stati i limiti per superarli nel futuro.