
«Mi chiamo Mayoro Tidiane, ho sedici anni e amo il basket. A mio fratello Youssoupha, che ha quattro anni meno di me, piace tanto andare in bicicletta ed è davvero contento da quando ha saputo che in Italia esistono piste ciclabili e grandi parchi per fare lunghe passeggiate su due ruote. Nostro padre ci dice sempre che è un bel paese».
Mayoro Tidiane e Youssoupha sono figli di Cheikh, che abita a Lecco e lì coltiva un piccolo grande sogno: riabbracciare i suoi bambini grazie al progetto Form@. Quei ragazzi nati a Dakar e cresciuti a Yoff, quartiere e villaggio di pescatori sorto sulla sabbia ai margini nord della capitale senegalese. È quello il regno dei pescatori tradizionali Lebu, obbligati a tirare i remi in barca da quando sono arrivati i grandi pescherecci cinesi ed europei.
«Yoff era un bel posto, vivace. Ci conoscevamo tutti e le porte di ogni casa erano sempre aperte. E poi c’erano il mare, la spiaggia e gli amici con cui andavamo a spasso e giocavamo ai videogames», raccontano Mayoro Tidiane e Youssoupha. Anche loro, ormai da un anno, hanno dovuto tirare i remi in barca trasferendosi a Thies, città a settanta chilometri a est di Dakar, dove oggi studiano. A Thies non c’è la stessa sabbia di Yoff, non c’è il sorriso dei pescatori, l’aria profuma sempre di industria e miniere ma mai di salsedine.
I due fratelli esprimono un desiderio: «In Italia speriamo di trovare una buona scuola e tanti nuovi amici. Ci hanno insegnato che i bambini italiani vanno tutti a scuola. In Senegal purtroppo non è così. Abbiamo anche imparato che gli ospedali italiani ti curano sempre, anche se non hai i mezzi per pagare. Questo è davvero bello».
Altrettanto bello è il sogno di ricongiungimento che lega Mayoro Tidiane e Youssoupha a Cheikh. Un sogno che i ragazzi inseguono studiando l’italiano, anche grazie ad un’applicazione linguistica su smartphone, perché disposti ad ogni sforzo pur di integrarsi.
E se la spiaggia di Yoff è un enorme tappeto di sabbia che – si narra – un tempo arrivasse fino in Mauritania, i due fratelli sognano una distesa che li conduca fino in Italia, fino alle braccia del loro adorato papà.