
Tre giorni d’incontri e una calda accoglienza da parte delle autorità territoriali cinesi per le iniziative legate al Progetto Form@: questo il quadro di quanto avvenuto nei primi giorni di marzo nell’ambito di un incontro istituzionale organizzato dal Centro pre-partenza per l’Italia curato dall’Angi di Torino, nella persona della sua responsabile, Wang Hongxia, presso la sede dell’Associazione Migranti Cinesi Rimpatriati e Familiari di Wenzhou, Wencheng e Lishui.
Come si ricorderà, il Progetto Form@ si è insediato da tempo in Cina e oggi vanta una rete ben strutturata e radicata che coinvolge l’intero territorio di Wenzhou.
Wenzhou, in qualità di zona di provenienza della maggior parte dei migranti cinesi in Italia, è la sede privilegiata delle attività. Il distretto di Wencheng, da par sua, è considerato il “Paese degli Emigrati”, contando ben 168.600 espatriati in 70 paesi del mondo (150mila dei quali, cifra corrispondente al 90% del totale, si trovano in Italia).
Di conseguenza, è in questo territorio che si concentra la gran parte delle attività di formazione e assistenza prevista dal Progetto Form@, alle quali Desk Cina sta proficuamente lavorando in stretta collaborazione con i Patronati italiani del Cepa, con l’Ambasciata Italiana e con il Consolato Generale di Shanghai.
“Il Progetto Form@ – ha raccontato Wang Hongxia nell’ambito della sua presentazione – rappresenta l’opportunità di esportare le attività, che come ANGI svolgiamo a Torino, a Wenzhou, da cui emigra la gran parte dei cinesi che poi arrivano in Italia, anticipando già in Cina la gran parte dei servizi che svolgiamo in Italia. In questo modo chi emigra ha già un bagaglio di conoscenze e di strumenti che gli garantiscono buone possibilità di integrarsi positivamente nel tessuto sociale italiano”.
A Wenzhou, nonostante le informazioni che di volta in volta arrivano dai connazionali residenti in Italia, manca un adeguata e attendibile conoscenza del sistema sociale e culturale italiano; le comunicazioni con l’Italia – così come descritti da Hongxia – sono poco strutturate e organizzate, di natura prevalentemente informale.
“In questo senso, la formazione pre-partenza prevista dal Progetto Form@” – ha proseguito la giovane responsabile del Desck Cina – “costituisce un’esperienza estremamente virtuosa di gestione dei fenomeni migratori, nel momento in cui consente ai destinatari della procedura di ricongiungimento familiare di conoscere in anticipo l’ambiente di vita dove andranno a inserirsi, rendendoli quindi attori consapevoli del proprio progetto migratorio”.
Nell’ambito della stessa iniziativa, sono state poi illustrate le finalità e i servizi offerti dal Progetto Form@, sottolineando il dato della gratuità dell’intero pacchetto di servizi offerti ai destinatari della domanda di ricongiungimento familiare partita dall’Italia.
A conclusione della tre giorni di incontri, da parte delle autorità cinesi sono venute parole di sincero apprezzamento per il modo e lo spirito con cui si sta lavorando all’attuazione al Progetto, assicurando la massima collaborazione per una buona riuscita delle attività programmate, nella speranza di incrementare il numero dei beneficiari del Progetto. Si è inoltre evidenziata la novità di un’iniziativa che per la prima volta agisce direttamente nel paese d’origine dei migranti, all’interno dei quali viene fornita la formazione linguistica e civico-culturale di cui è necessario munire i destinatari perché non si trovino disorientati e spersi una volta arrivati in Italia.
Si è concordato infine sull’importanza di organizzare momenti di approfondimento rispetto alle procedure in uso e alle modalità di concessione del visto.