
Argirocastro è chiamata anche “città di pietra”, si trova nel sud dell’Albania e la sua parte vecchia, che ha più di 500 anni, è impreziosita da casette con tetti, muri in pietra e balconi in legno. È in questa piccola perla, immersa nella tradizione della cultura albanese ma segnata dalla presenza di influenze diverse, che la giovane Jeta è nata e cresciuta. Tutto ciò ha arricchito la personalità di questa giovane, rendendola capace negli anni di affrontare le sfide più grandi: gli studi in giurisprudenza, il lavoro da avvocato presso un noto studio legale della grande Tirana. Jeta sembrava aver realizzato tutti i suoi sogni, riuscendo a fare della sua aspirazione personale un lavoro: difendere la giustizia. Ma poi, all’improvviso, la vita l’ha sorpresa e ha messo sulla sua strada l’amore, donandole una felicità inattesa che ha però dovuto custodire e salvaguardare con fatica e pervicacia.
L’amore di un ragazzo rientrato in Albania per le vacanze, un lasso di tempo in cui due anime predestinate si sono conosciute, imparando ad amarsi. È in quel momento che Jeta ha deciso di lasciare tutto ciò che aveva costruito in Albania per gettare il cuore oltre l’ostacolo, per attraversare l’Adriatico ed arrivare in Italia, dove ormai da anni viveva colui che era diventato la sua dolce metà.
Poi, ad arricchire la vita dei due innamorati, una lieta notizia: l’arrivo di una nuova vita. Nasce il piccolo Rei, gioia degli occhi dei suoi genitori e “miele del miele” (come si dice in Albania) dei nonni materni. Nonni con i quali il bimbo ha condiviso i primi due anni della sua vita, fino al giorno della sua partenza per l’Italia. Una partenza resa possibile dal Progetto Form@, che ha consentito a Jeta di ricostruire una quotidianità nel rapporto con suo figlio.
Ora il piccolo Rei vive con i suoi genitori in Italia, frequenta l’asilo e si diverte coi suoi amichetti. Ma la sera, quando parla a telefono o via webcam con i nonni rimasti in Albania, il bambino non dimentica di dimostrare tutto il suo affetto. “Nonni, vi voglio bene”, suona così la speranza di Rei quando poi afferma che vorrebbe poter inviare “un intero aereo in Albania” a prendere i nonni. Un aereo che porterebbe anche loro in Italia, realizzando un sogno grande, come grande è l’amore che unisce questa famiglia. Come grande è il sentimento che ha sospinto favorevolmente il loro percorso di ricongiungimento familiare, complice il prezioso contributo degli uffici di Patronato presenti in Italia e in Albania impiegati nell’ambito del Progetto Form@.