“La mia domanda di ricongiungimento familiare non ha avuto vita facile” – ci confida Asmae – “subito dopo il parto la mia azienda è fallita e mi sono trovata senza lavoro e con ben pochi risparmi su cui far affidamento, di conseguenza la Prefettura ha bloccato la mia domanda per via delle problematiche relative alla mancanza di reddito. Fortunatamente mi sono presto imbattuta nel patronato che mi ha letteralmente salvato da una condizione che si era fatta estremamente frustrante e angosciante. Grazie al loro prezioso e insperato supporto, sono riuscita a rimettere sui giusti binari la mia domanda di ricongiungimento familiare. Ora sento che il peggio è passato e coltivo tanta fiducia e ottimismo nell’esito di questa vicenda. Aver scoperto il progetto Form@ è stato per me sinonimo di rinascita, e tutto è diventato più facile e veloce.”
Ora Moktar vive e lavora a Venezia e fa affidamento sul Progetto Form@ nella speranza di potersi ricongiungere con la sua giovane moglie, Sabah, che ha 19 anni e vive in Marocco, nel piccolo paese in cui è nata e cresciuta. Si sono sposati appena un anno fa e non desiderano altro se non vivere assieme e mettere radici qui in Italia.
E’ iniziata la distribuzione in Marocco, dei kit didattici a chi partecipa al Progetto FORM@ e segue le lezioni di italiano ed educazione civico culturale.
Il 28 gennaio 2018, anche in Egitto, si è dato inizio alle attività legate al progetto Form@. La sede che ospiterà le attività previste dal progetto si trova al Cairo, a pochi passi dalla fermata metro Tora-El Balad. L’ufficio e’ coordinato dal sig. Eskander per conto di ITAL UIL che è il patronato di riferimento per quanto riguarda il territorio egiziano. Qui l’obiettivo finale, come da progetto, è quello di formare 340 destinatari delle pratiche di ricongiungimento familiare che partono dall’Italia.