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Il progetto FORM@ si pone l’obiettivo di qualificare e facilitare i percorsi di ricongiungimento familiare attraverso la formazione pre-partenza. Form@ mette a disposizione dei beneficiari un sistema di servizi integrati…
Il progetto FORM@ si pone l’obiettivo di qualificare e facilitare i percorsi di ricongiungimento familiare attraverso la formazione pre-partenza. Form@ mette a disposizione dei beneficiari un sistema di servizi integrati…
Il valore della rete nei progetti di formazione pre-partenza per i ricongiungimenti familiari
Il giorno 15 dicembre si è svolto l’evento finale del Progetto Form@2 presso l’Hotel Eurostars Roma. Il Progetto Form@2 ha iniziato ad ottobre 2020 le attività che si sono svolte in Albania, Senegal, Marocco, Tunisia ed Egitto, ha avuto come obiettivo principale quello di promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale dei cittadini stranieri nella nostra società.
L’evento finale del progetto Form@2 si terrà il 15 dicembre 2022 a Roma presso l’hotel Eurostars Roma Aeterna, via Casilina 125/P.zza del Pigneto 9A. L’evento sarà l’occasione di presentare gli straordinari risultati del progetto.
Si è svolto a Tunisi il 3 novembre l’evento di chiusura del Progetto Form@2 alla presenza del Dott. Luigi Selandari Pasqualetti primo segretario dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi, della rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Elisa Filippetti e dei partner:
ITAL UIL – Piero Bombardieri che ha presieduto l’incontro con i saluti istituzionali; ANOLF Nazionale- Maria Ilenia Rocha ; INAS CISL – Liliana Ocmin
Progetto FORM@2: formazione pre-partenza. Il valore della rete nei progetti di per i ricongiungimenti familiari. E’ il titolo descrittivo della seconda edizione del Progetto Form@, terminato a fine 2019 e che viene riproposto focalizzando l’attenzione sulla mobilità verso alcuni paesi emersi prioritari: Albania – Senegal – Egitto – Marocco – Tunisia.
La presentazione di questo nuovo progetto FORM@2 si terrà martedì 8 giugno, dalle ore 10 alle ore 13 e sarà possibile seguirla in diretta sulla pagina Facebook : Progetto Forma2.
A causa delle restrizioni dettate dalle misure di sicurezza e mobilita’ internazionale, hanno avuto inizio in modalita’ remota nella giornata di lunedi’ 23 novembre le sessioni di formazione ai formatori del Progetto FORM@2. Diciassette i partecipanti alle giornate che proseguiranno fino a lunedi’ 30 Novembre.
E’ con grande piacere che annunciamo l’avvio del Progetto FORM@2 (PROG.3162). Il Patronato INCA in A.T.S. con INAS-CISL, ITAL-UIL, Patronato ACLI, ha presentato nell’ambito del Programma FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) 2014/2020, in qualità di Beneficiario Capofila, il progetto “FORM@2”, riedizione in forma ridotta e maggiormente mirata ad alcuni paesi, della positiva esperienza portata a termine con la prima edizione del progetto. Destinatari del progetto sono i familiari dei richiedenti il ricongiungimento familiare ai quali sara’ somministrata la formazione linguistica, civico culturale, prevista dalle azioni di progetto e saranno assistiti nell’ottenimento del visto di ingresso in Italia a seguito del nulla osta al ricongiungimento familiare.
In prossimità della conclusione delle attivita’ formative di Progetto FORM@, si e’ tenuto ieri a Roma l’evento che ha visto la partecipazione di tutti i partner di Progetto e le Autorita’ promotrici e coinvolte nelle azioni portate a termine negli undici paesi di provenienza dei beneficiari.
Oltre al Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali, in qualità di Autorita’ Delegata, hanno portato il loro contributo all’iniziativa il Viceprefetto Assunta Rosa per il Ministero dell’Interno, nella veste di Autorita’ Responsabile, e il Min.Plen. Luigi Maria Vignali del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale che ha garantito in questi mesi il supporto delle Rappresentanze Diplomatiche Italiane nei paesi di attivita’ del progetto.
Il 30 ottobre prossimo, presso l’Hotel Eurostar Roma Aeterna (Piazza del Pigneto, ROMA), alle ore 9,30, i Patronati del Raggruppamento CE.PA. e i partner di Progetto organizzano il seminario conclusivo di “Progetto FORM@“, cofinanziato dal fondo F.A.M.I, dal Ministero dell’Interno in veste di Autorita’ Responsabile, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come Autorita’ Delegata e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Spesso mi chiedono come faccio a fare scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo… Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola”. Così scriveva mezzo secolo fa Don Milani, regalandoci una riflessione che oggi potrebbe riassumere il senso dell’esperienza di Martina, insegnante di italiano per stranieri impegnata nei progetti di ricongiungimento familiare del Progetto Form@.
“Lavoro ormai da cinque mesi a Delhi per la VFS Global, società che collabora con le ambasciate e fornisce servizi connessi alle pratiche di richiesta visto”, racconta la giovane. Martina ha passione e grinta da vendere: “Ogni giorno ho l’opportunità di confrontarmi con decine di persone e faccio una delle cose che amo di più: insegnare le lingue”.
Ora che si giunge alla fine del Progetto Form@, il pensiero va alle innumerevoli esperienze di ricongiungimento famigliare che hanno attraversato questi mesi di attività, ai volti che hanno animato le stanze del mio ufficio, dai quali traspariva il senso di una vita vissuta a metà che attende con un misto di fiducia e ansia di potersi completare e realizzare.
E’ in questi casi che mi viene in mente il libro del sociologo franco-algerino Abdelmalek Sayad “Doppia Assenza. Dalle illusioni dell’emigrato alle sofferenze dell’immigrato”, in cui emerge questo sentimento di incompiutezza e ripiegamento che vivono spesso i lavoratori stranieri nella nostra società, il cui peso si fa ancora più forte quando il mondo dei propri affetti più cari è lontano e assente.
“In Italia ho trovato una sistemazione stabile, con un buon alloggio. Ma i miei cari sono distanti e le uniche persone sui cui posso contare sono gli amici conosciuti qui”, racconta Abderrahman. L’uomo, che attualmente svolge la professione di collaboratore familiare, non cela l’emozione: “Sento la nostalgia di mia moglie e dei miei figli, di mia madre e degli amici. Ma mi manca tanto anche Casablanca, la città che mi ha visto crescere e di cui custodisco tanti bei ricordi. Come quelli legati al calcio, che è da sempre la mia passione”.
Una passione che oggi Abderrahman condivide chiacchierando di sport con gli amici italiani nel tempo libero. Quegli stessi momenti in cui l’uomo, lontano dagli impegni lavorativi, fa progetti per sé e per la sua famiglia: “Vorrei che i miei cari, una volta arrivati in Italia, si integrassero e trovassero un buon impiego”.